Sguardo in su ... Trieste
by Bertus
Eclettico
palazzo Polifemo (1882)
piazza Garibadi

In piazza Garibaldi, già piazza della Stranga, piazza Marina, piazza Elisabetta sorge un'importante costruzione sormontata da un fregio al cui centro è colocato un ampio cerchio vuoto. Al di là del palazzo, di cui si dirà oltre, sembra interessante scoprire l'origine dei tanti nomi attribuiti, nel tempo, alla piazza.
Il termine Stranga proviene da barriera, in tedesco "Schranke", perchè nelle vicinanze c'era un posto fisso di dogana e conseguentemente una stanga o barriera che segnava il confine daziario; "Marina" perchè sulla stessa aerea sorgeva una caserma di fucilieri di Marina; "Elisabetta" in onore della dolce "Sissi" per la sua prima visita nella città.
L'edificio "con il buco" fu costruito nel 1882 con i capitali della Banca Union di Vienna. Avrebbe dovuto ospitare in un primo tempo il Comando Supremo della Marina Militare ed in un secondo tempo la sede centrale della stessa banca ma non se ne fece nulla in attesa di decisioni "dall'alto".
Accadde quindi che, previa modificazione interna, fosse trasformato in casa di abitazione civile.
L'indecisione riguardo al suo impiego è rimasta "visibile" in quella incompleta scultura sul tetto che ne orna la facciata principale. Nel grande cerchio centrale di pietra era prevista la collocazione di un magnifico orologio mai inserito.
I triestini, con il solito spritito burlone, hanno battezzato l'edificio con il soprannome di "Palazzo Polifemo", vista la grande "orbita frontale" completamente vuota.
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